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Il segmento testuale Santo Stefano Belbo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 163

Brano: Atlantico, Patto

liberata dalle formazioni garibaldine ivi operanti. La « zona libera » abbracciava 34 comuni dell’Oltre Tanaro e si stendeva da Santo Stefano Belbo, all’inizio delle Langhe, fino a Vesime, ossia ai confini della provincia di Savona; essa comprendeva i comuni di Masio e Bergamasco, in provincia di Alessandria, si allungava lungo il Tanaro fino a Montemarzo e San Marzanotto, e aveva nel suo territorio le città di Nizza e Canelli. In un primo tempo il C.L.N. di Nizza Monferrato, assumendo le funzioni di C.L.N. di zona, assolse all’opera amministrativa; ma in un secondo tempo (28.10.1944) venne costituita la Giunta popolare di governo dell’Astigiano liberato, che risultò composta da 15 membri, in rappresentanza dei diversi partiti del C.L.N.[...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 221

Brano: [...]re al servizio della repubblica fascista col grado di maggiore di stato maggiore, rispose:

« Preferisco il muro ». A Brosio, a Geuna, a me diceva, sul banco degli imputati: « Una volta avevo tanta ammirazione per i martiri del Risorgimento: ma è così bello morire per la Patria ».

V.Fu.

Balbo, Giovanni

Pinin. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Cossano Belbo (Cuneo) il 16.11.1888, caduto in combattimento a Vadivilla di Santo Stefano Belbo (Asti) il 24.2.1945. Capitano di lungo corso e, in seguito, esattore delle imposte, subito dopo I’8.9.1943, nonostante l’età avanzata, partecipò alla Resistenza a fianco del figlio Piero (v.). Organizzatore della II Divisione Langhe, partecipò a numerose azioni; catturato nel gennaio 1944, riacquistò la libertà grazie ad un cambio effettuato dai partigiani con prigionieri tedeschi. La sua casa distrutta e la famiglia dispersa, ritornò alla lotta con accresciuto impeto. Capo di stato maggiore della II Divisione, gravemente ferito nel dicembre 1944, ancora convalescente riprese il suo posto di [...]

da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 211

Brano: [...]f la cui zona operativa si estendeva nelle Langhe coprendo un vastissimo territorio. Alla Liberazione, gli americani lo insignirono della “Bronze star” e il Comando delle forze francesi gli conferì la “Croce di guerra”.

La rivolta di Santa Libera

Fra il 20 e il 26 agosto del 1946, allorché un consistente gruppo di ex partigiani, delusi dalle vicende del dopoguerra, decise di arroccarsi nella frazione di Santa Libera del comune astigiano di Santo Stefano Belbo, Giovanni Rocca si pose alla testa di questi uomini. Il governo presieduto da Alcide De Gasperi accolse otto delle quindici condizioni poste dagli insorti per cedere le armi, condizioni inerenti soprattutto i diritti dei partigiani e delle famiglie dei caduti della Resistenza, fino a quel momento ignorati dalle forze politiche al potere. Dopo la definitiva smobilitazione partigiana, Rocca si dedicò al commercio.

Molti anni dopo darà alle stampe un libro di memorie: Un esercito di straccioni al servizio della libertà, Art Pro Arte, Canelli, 1984.

M. Gi.

Rocca, Massimo

N. a Torino i[...]
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Santo Stefano Belbo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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